Dal “Plan de la Ribera” al 22@: la trasformazione del litorale di Barcellona

“È come dare un coltello per il pane a un bambino di due anni: non sanno quel che stanno facendo. Voglio dire: ci resteranno dei palazzi molto belli, però dobbiamo vedere su cosa li hanno costruiti. C’erano cose, prima”.

Jaume Pagès, ex-impiegato di Can Ricart

Tra il 2005 e il 2006 abbiamo lavorato sul quartiere di Poblenou, da due punti di vista. Dal punto di vista storico, abbiamo cercato di ricostruire i processi di resistenza degli abitanti delle zone di Poblenou che tra gli anni 60 e 70 hanno sofferto gli effetti dell’ambizioso “Plan de la Ribera”, col quale il sindaco franchista Porcioles cercava di trasformare il litorale nord della città in una zona residenziale e di alberghi. Dal punto di vista etnografico, ci siamo rivolti alle conseguenze vissute dagli abitanti, lavoratori e commercianti della zona, per il progetto non meno ambizioso “22@”, con cui il sindaco socialista Joan Clos ha cercato di trasformare, tra il 2000 e il 2004, la maggior parte del quartiere di Poblenou in una zona residenziale e di alberghi. Il lavoro ci si è rivelato molto superiore alle nostre possibilità, e abbiamo dovuto rinunciare all’idea di studiare l’intero quartiere di Poblenou (200 ettari!). Abbiamo così realizzato una serie di interviste a ex attivisti e abitanti rispetto al Plan de la Ribera, ed una serie di altre interviste rispetto ad un caso esemplare del 22@, il complesso di fabbriche di Can Ricart.