No Image

La Battaglia Navale di Vallekas (Madrid): l’utopia come dispositivo identitario

10/06/2011 admin 0
Quest'anno sarà il 30º in cui, in piena periferia di Madrid, e nonostante le ripetute proibizioni del Distretto, si celebrerà la Batalla Naval de Vallekas: festa popolare e revindicativa che celebra l'indipendenza del quartiere e la sua proclamazione come porto di mare. L'antropologa Elizabeth Lorenzi, che si è tuffata nelle acque del quartiere nel 1998, ha pubblicato di recente un'etnografia della festa (disponible gratis en PDF) nella quale, partendo dalla Battaglia Navale, analizza le trasformazioni urbane e sociali che ha sofferto Vallecas negli ultimi anni, il ruolo che hanno giocato in esse i movimenti politici e sociali, e le implicazioni di tutto questo nella creazione e mantenimento dell'identità del quartiere. La Batalla Naval celebra e rinforza il vallekanismo: il quartiere come ambito di mobilitazione sociale. Un dispositivo simbolico attraverso il quale la lunga storia di lotte politiche, rivendicazioni e movimenti libertari vallecani passano a far parte integrante del processo di costruzione dell'identità del quartiere.
No Image

La Riconquista di Alcoi

19/03/2011 admin 0
[caption id="attachment_1958" align="aligncenter" width="640" caption="El Partidor, quartiere di Alcoy (Alicante). Foto di Jordi Flores Casasampere"][/caption] La trasformazione del centro di Alcoy, antica citta industriale tra Alicante e Valencia, implica grandi demolizioni nel quartiere del Partidor, culla delle lotte operaie della Spagna. Il Comune compra uno a uno i palazzi del quartiere e li svuota di abitanti, favorendo il degrado e legittimandone la demolizione. In nome del bene comune e del miglioramento della vita urbana, in tutta la Spagna vengono cancellati i quartieri storici del proletariato, come se la storia fosse solo quella borghese; questo processo è ancora piu drammatico nelle città in cui furono più forti le lotte e proteste contro il capitalismo nascente. "La vergogna di obbligarti ad andare al tuo funerale", cantava il poeta di Alcoy Ovidi Montllor, rispetto alla ricostruzione di un campanile bruciato durante la Guerra Civile.
No Image

“La Bachillera” e la lotta contro la gentrification a Siviglia

20/02/2011 admin 0
Come a Barcellona, a Siviglia la gentrification è cominciata negli anni '80, con la preparazione della Expo del '92. Però la resistenza e la mobilitazione contro la speculazione immobiliaria non sono sorte fino all'inizio degli anni 2000. La Bachillera, quartiere di autocostruzione di 1500 abitanti nel distretto della Macarena, storicamente era parte della periferia, ma con la Expo ha passato a formar parte di un'"area di nuova centralità". Gli abitanti sono proprietari delle case, ma i terreni appartengono all'Asociación Sevillana de Caridad, che voleva demolire l'intero quartiere. Il piano iniziale di demolizione è stato bloccato grazie all'organizzazione collettiva di abitanti e tecnici-attivisti, che sono riusciti a collaborare direttamente in un progetto di riabilitazione del quartiere. Si organizzarono assemblee di quartiere, laboratori partecipativi, inchieste porta a porta, una diagnosi consensuata del quartiere, e addirittura un'occupazione di 15 giorni degli abitanti del quartiere nella sede dell'Asociación Sevillana de Caridad.
No Image

Articoli sulle rivolte nel Maghreb

30/01/2011 admin 0
No Image

Un concorso di idee contro la demolizione di un quartiere popolare

22/01/2011 admin 0
Tra il 2009 e il 2011, alcuni membri del nostro gruppo di lavoro hanno collaborato con l'organizzazione del Concorso internazionale d'idee Repensar Bonpastor promosso da un gruppo di architetti e urbanisti di Barcellona in collaborazione con l'Alleanza Internazionale Abitanti. Dopo vari anni di ricerca (2004, 2009) nelle casas baratas di Bon Pastor, e grazie alla relazione durevole con una serie di famiglie del quartiere, siamo arrivati ad una conclusione: che nonostante il costante bombardamento, mediatico ed istituzionale, sulla necessità di "rimodellare" (cioè demolire) questo gruppo di case popolari "rosso" e popolare, costruito dal Comune di Barcellona nel 1929, sarebbero possibili altre soluzioni, che permetterebbero di conservare la specificità storica e sociale che questo quartiere rappresenta per i suoi abitanti e per tutta la città. Le culture, abitudini, tecniche e linguaggi sviluppati nel corso dei decenni dagli abitanti delle 784 casas baratas, e legati a questa specifica forma di vita, difficilmente sopravviveranno alla demolizione del quartiere. Inoltre, molti abitanti, a partire dall'arrivo di questa presunta "modernità" che il comune porta sotto forma di una demolizione, si sono visti obbligati ad abbandonare il quartiere, o a soffrire violenti sgomberi.
No Image

Memoria storica e falsificazioni nel centro storico di Barcellona

29/12/2010 admin 0
Per capire la profonda trasformazione urbanistica e sociale che ha investito il Barrio Chino di Barcelona, centro storico della città (che ora, dopo la gentrification e gli sventramenti, va chiamato "Raval"), si porta sempre l'attenzione sul sottoproletariato che vive e traffica nel quartiere: "gente della malavita e del malcostume" (1943). Sarebbe invece molto più propizio rivolgere lo sguardo ad altri traffici, di ben altra portata e ben più occulti di quelli della malavita del Barrio Chino. La borghesia catalana ha cercato di trasformare e demolire il centro di Barcellona da oltre un secolo: il progetto dovette attendere durante la guerra e la dittatura, ma con gli anni '80 si recuperò il vecchio sogno di dominio. "Queste 200 famiglie che erano al potere da 150 anni, avevano comprato i palazzi del centro, per far soldi a palate con la demolizione e ricostruzione di questi quartieri". Leggere l'articolo inedito di Adolf Castaños, La memoria e la sua falsificazione (2010) in PDF(Italiano) (originale Spagnolo).
No Image

Dicembre 2010: bruciare le macchine

22/12/2010 admin 0

Gentrification: bruciare le macchine (2010). “Il sito BRENNENDE-AUTOS.DE raccoglie epitaffi in memoria delle auto andate a fuoco in giro per Berlino dal 2007 a oggi.[…] Negli ultimi tre anni a Berlino sono state date alle fiamme nottetempo più di cinquecento auto, per lo più di grossa cilindrata.

No Image

Ricette per combattere la povertà a Buenos Aires

14/12/2010 admin 0
Il 8/12/2010 la Polizia Federale e la Polizia Metropolitana di Buenos Aires hanno attaccato insieme le 200 famiglie stanziate nel Parque Iberoamericano come se fossero un esercito nemico, causando due morti e vari feriti. Durante i giorni successivi il governo locale e i mass media hanno istigato la xenofobia, descrivendo il parco abbandonato come se fosse stato "occupato" da boliviani e paraguaiani legati al narcotraffico: alcuni gruppi razzisti dei quartieri vicini, insieme ad ultras violenti - patotas de barrabravas, al soldo del governo municipale - hanno continuato il lavoro, uccidendo altri due abitanti.
No Image

Il sogno degli architetti

03/12/2010 admin 0
"Secondigliano, Miano, Piscinola, tutti i quartieri della periferia settentrionale, ma soprattutto Scampìa, il più giovane e il più maledetto quartiere di Napoli, sono ormai disseminati di simboli negativi, emblema di qualcosa di oscuro e inestirpabile, che per estensione si applica alle decine di migliaia di persone che in periferia continuano a condurre una vita normale". (Rossomando, 2007). Per "Le Vele" di Scampìa, enormi edifici nati come progetto architettonico innovativo negli anni '70, e ora diventati zona "off-limits" per eccellenza, si cerca di nuovo una soluzione architettonica: demolire o preservare? L'utopia è quella della "tabula rasa", cioè di risolvere i problemi sociali demolendo e ricominciando da capo, o svuotando e trasformando in monumento. "La complessità della realtà dei luoghi si riduce miserevolmente al dibattito pubblico tra demolizione e patrimonializzazione, a due facili e spettacolari soluzioni, che in entrambi casi prevedono sempre un attacco alla storia delle comunità che ci abitano" (Nocera 2010). Di ben altre utopie si nutre la moltitudine di persone che, quotidianamente e da decenni, lottano a fianco dei gitani del campo nomadi, degli abitanti delle Vele, delle famiglie distrutte dalle tragedie del "malcomune". Anche di loro si farà "tabula rasa"?
No Image

“Passatge Cusidó: un adèu” (Addio al passatge Cusidó)

11/10/2010 admin 0
…i sabati uscivamo, e le mie due figlie rimanevano con la vicina, la signora Maria, e non volevano venire con noi. [...] Aunche se andavamo al cinema o al Mcdonald’s, niente! loro preferivano rimanere qui nel vicolo“. Questo corto documentario di Jordi Secall, Manel Muntaner, Yolanda Bermúdez e Chema Alonso (2004) descrive la demolizione del piccolo “Passatge Cusidó”, un vicolo che dava proprio sulla Diagonal di Barcellona. L'impresa immobiliare “Espais” (recentement accusata di corruzione nel Caso Pretòria) si è beneficiata dell'esproprio degli abitanti di questo vicolo eseguito dal Comune di Barcellona nell'ambito del progetto “22@” di rinnovamento urbano del quartiere di Poblenou. Altre informazioni in questo inizio di ricerca elaborato nel 2006 dal nostro gruppo di studio.
No Image

Siviglia: quartiere di San Bernardo in pericolo

03/10/2010 admin 0

“Il quartiere non dev’essere una comunità chiusa, né un mausoleo della storia passata, non può esserlo. Il quartiere, in una città dinamica, è soggetto ad un costante divenire, ad un processo di decostruzione e ricostruzione che risponde a fattori multipli, il primo e il più semplice dei quali è la stessa biologia e finitezza della vita umana. Ma il cambio non sempre comporta un arricchimento, un quartiere può anche morire e sparire, e convertirsi in un mero spazio residenziale, un insieme di spazi privati senza luoghi né vita comune“. Dal Manifiesto por San Bernardo, documento sulla trasformazione del quartiere di San Bernardo a Siviglia, e sui movimenti di protesta che stanno portando avanti i suoi abitanti. Si veda anche la pagina web della rete di “quartieri in lotta” di Siviglia.…

No Image

“Those who can’t leave”: resistenza urbana a Seul

27/09/2010 admin 0

Questo video racconta la lotta della popolazione del quartiere di Yongsan (Seul)
contro gli sgomberi previsti dal progetto di “rinnovamento urbano” della zona, intrapreso dal 2008 dall’amministrazione della città sudcoreana. Un’occupazione di protesta di un edificio in costruzione è finito con la morte di cinque attiviste. “In South Korea, a country infested by excavators, this could happen to any tenant” (In Sud Corea, paese infestato dalle scavatrici, questo può succedere a qualunque affittuario). [Video completo in archive.org] A Novembre, a Seul è prevista la celebrazione del vertice G20.

No Image

La città orizzontale: i quartieri di “Cases Barates” a Barcellona

13/09/2010 admin 0
Dal 2008 il nostro gruppo di ricerca sta lavorando sul quartiere di Casas Baratas de Bon Pastor, nella periferia nord di Barcellona. È un barrio particolare: oltre 600 "case minime" ad un piano, ognuna dipinta di un colore diverso, circondate da fabbriche e magazzini, sulla riva del fiume Besós. Costruite nel 1929 in aperta campagna, per alloggiare operai migranti (“mursiani e della FAI”, venivano chiamati all'epoca), oggi è uno spazio urbano più simile ad un paese che a un quartiere di una metropoli occidentale. Un progetto del Comune di Barcellona, propietario di tutte le case, prevede la “remodelaciòn” della zona, attraverso la demolizione integrale di tutte le case: le prime 145 sono state abbattute nel 2007, poco prima di cominciare le nostre ricerche sul quartiere. Gli abitanti del quartiere soffrono di una serie di “patologie sociali” che accompagnano la demolizione fisica delle case: le reti sociali (vicini, parenti...) stanno soffrendo le conseguenze della trasformazione urbanistica, e il paesaggio umano del quartiere si sta trasformando forse anche più velocemente del paesaggio urbano.
No Image

Napoli, Forum delle culture 2013

15/08/2010 admin 0
"La prima edizione del Forum si è tenuta nel 2004 a Barcellona, con esiti fallimentari: il pomposo programma di manifestazioni culturali è servito sostanzialmente da paravento per realizzare una grande manovra speculativa sul quartiere popolare del Poble Nou ed il litorale cittadino. Analogamente, a Napoli il Forum 2013 costituisce il cavallo di troia che permetterà una feroce valorizzazione turistico-immobiliare del centro storico e dell’area di Bagnoli, favorendo l’espulsione in periferia dei ceti popolari e la cementificazione del litorale di Coroglio".

“El Bon Pastón”

15/08/2010 admin 0
Questo corto documentario è stato realizzato nel 2004 da Núria Sánchez Armengol e Luciano Literas, a partire da una serie di registrazioni nel quartiere di Bon Pastor, a Barcellona. Le popolari casas baratas, 784 case per operai costruite nel 1929, stavano per entrare nel vivo del polemico "Plan de Remodelación" che era stato approvato nel 2003 e che prevede la demolizione di tutto il quartiere.