Primo congresso internazionale di geografie anarchiche

05/01/2017 admin 0
La scelta di celebrare il primo di questi congressi nella piccola città italiana di Reggio Emilia, dove un movimento anarchica locale ben radicato ha già promosso eventi e pubblicazioni su geografie anarchiste, è strumentale all'obiettivo principale di continuare il dibattito tra studiosi e militanti da diverse aree linguistiche e culturali, assicurando che il dibattito includa movimenti di base e situazioni di militanza esterne all'accademia.
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Cartografie della città capitalista

15/11/2016 admin 0

Il gruppo di studi antropologici La Corrala ha appena pubblicato questo libro collettivo in cui si analizza la trasformazione urbana di nove città dello Stato spagnolo: Barcelona, Tarragona Mallorca, Valencia, Murcia, Siviglia, Cadice e Granada. “Ogni capitolo include un’analisi di come si è strutturata la città, concentrandosi su uno o più aspetti di ognuna, e anche uno sguardo alle resistenze degli abitanti e dei cittadini che sono sorte in risposta ai conflitti generati dai diversi interventi urbani. Dopo questa mappa statale del disastro, l’epelogo “Del plano al mapa” cerca di confrontare e sintetizzare le principali dinamiche esposte nei vari capitoli sul modello egemone di città capitalista. Chiude il libro l’interessante sintesi del lavoro realizzato dal collettivo audiovisuale Left Hand Rotation con il laboratorio Gentrificación no es un nombre de señora in diverse città del mondo. LINK PER SCARICARE IL LIBRO IN PDF QUI

Guerra e gentrification in Kurdistan

17/10/2016 admin 0

La gentrification e la pulizia etnica usano le stesse tecniche, gli stessi macchinari; la portata e l’intensità sono diversi, ma gli obiettivi e le strategie simili. Lo vediamo in Turchia: mentre a Istanbul il governo demolisce i gecekondu e altri quartieri popolari per aprire nuovi spazi per il commercio e per i ricchi, nel Kurdistan occupato sgombera gli abitanti tradizionali promovendo il turismo e il miglioramento estetico delle città storiche. Nella capitale, la città di Amed, che il governo turco chiama Diyarbakir, il quartiere storico di Sur sta soffrendo un “urbicidio’, con più di 30,000 sfrattati e il 70% di edifici demoliti.

Sull’altra sponda del Tigris (che in curdo si chiama Dicle) gli abitanti del quartiere Fiskaya ancora lasciano le porta aperte. Si conoscono tra loro, e vivono il collettivismo come un fatto naturale. Ma le strade sono ripide, strette, e difficili da transitare per la polizia; inoltre gli abitanti sono quasi tutti votanti del partito pro-curdo HDP e simpatizzanti del PKK di Abdullah Ocalan. Per questo il quartiere rappresenta un problema per il governo turco, che lo affronta proprio come a Istanbul (ad esempio, nei quartieri di Sulukulé e Tarlabase): offrendo agli abitanti appartamenti nei nuovi palazzi di edilizia popolare TOKI, in cima alla montagna. Molti li accettano come un modo per superare la scomodità della vita nelle loro vecchie case; altri invece vedono tutto il progetto come un attacco alla cultura della loro comunità, attraverso la distruzione del quartiere, il rinnovamento urbano e la “rigenerazione”, insieme all’anonimato in cui gli abitanti si troveranno rinchiusi dopo il trasloco nei nuovi palazzi.

Ancora sulla Vila Olímpica di Barcellona

15/09/2016 admin 0
La Vila Olímpica è considerata la più importante operazione urbanistica realizzata a Barcellona nel XX secolo. Per realizzare la sua costruzione si demolirono edifici obsoleti e si cacciarono i loro abitanti, come nelle riforme igieniste del XIX secolo. Ma le memorie esiliate hanno sopravvissuto all'urbicidio, e recuperano la loro esistenza ogni volta che gli sfrattati tornano sui luoghi recuperati.

Nessuna novità a Milano: la distruzione di Isola

07/08/2016 admin 0

Attraversando il quartiere milanese di Isola, a Milano, chi conosce Barcellona avrà una specie di déja vu. Gli stessi grattacieli, le stesse imprese, la stessa distruzione che abbiamo visto nel 2004 a Poblenou. Invece di Nouvel abbiamo Boeri, e invece del Forum delle Culture l’Expo 2015. …

Repensar Bonpastor: finalmente il libro!

25/04/2016 admin 0
È uscito "Repensar Bonpastor: Tejiendo historias de Barcelona desde el umbral de las casas baratas", il libro collettivo che è il prodotto e la memoria del Concorso d'idee per il quartiere di Bon Pastor, sul quale lavoriamo da molti anni.

City Life: da vittime della crisi a attivisti contro la speculazione

23/03/2016 admin 0

A Boston, dove si concentrano molte delle università più importanti del mondo, nonché le sedi di corporazioni finanziarie che reggono le fila dell’economia mondiale, la disparità sociale è oggi la più alta degli Stati Uniti: a Roxbury, Dorchester o East Boston, a molti km di distanza da Harvard e il MIT, migliaia di latinoamericani, afroamericani o caraibici vivono in condizioni di miseria che non hanno uguali in nessuna città dell’Europa occidentale. …

Foto di gruppo a Montjuic

09/03/2016 admin 0
Pierpaolo Pasolini, Juan Goytisolo e Salvador Clotas davanti alle baracche di Can Tunis di Barcellona, demolite nel 2004. Una foto del 1968, da un post sul blog di Oriol Nel·lo su "lingua, cultura popolare e soggetto rivoluzionario" (in catalano).
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Call for papers: La cultura popolare delle periferie

03/11/2015 admin 0

Prima dell’8 novembre (domenica), mandate i vostri abstract al call for papers La cultura popolare delle periferie: Memoria storica, lotte urbane e cambiamento sociale sui margini della città neoliberista. È una conferenza interdisciplinare che si svolgerà il 10 e 11 dicembre 2015 all’Università di Barcellona. I temi trattati saranno: Cultura centrale e culture periferiche; Il ‘valore patrimoniale’ e la penetrazione del turismo; La sottomissione elitaria della ‘cultura popolare’; I conflitti sociali come fonte di coesione.

La vita tra le macerie della Vecchia Nanjing

30/10/2015 admin 0
L'antropologa Ye LIN ci invita ad osservare la demolizione di un quartiere di Nanjing - molto vicino al sito dove si celebrarono le Olimpiadi della gioventù del 2014. Nel 2009 sono iniziate le demolizioni e la sostituzione delle antiche case con degli enormi edifici residenziali. Ye studia l'impatto di tutto questo processo sugli abitanti, concentrandosi anchesu come la nostra idea di "comunità" influisce su come giudichiamo questo tipo di inteventi urbani.

L’urbanismo discreto della borghesia

05/10/2015 admin 0
Scrive José Mansilla che portando l'attenzione sull'emersione, la crescita e lo sviluppo delle classi medie possiamo capire come le cosiddette idee urbanistiche "progressiste" siano degenerate in privatizzazioni e speculazione immobiliare. Questo fenomeno è destinato a durare, o saremo così fortunati da assistere a qualche cambiamento?