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La montagna dimenticata: geopolitica quotidiana a Sarajevo

29/03/2011 admin 0
Lo sai quando è stata l’ultima volta che sono salito sul Trebević? Febbraio ’92. Prima ci andavo tutti i fine settimana con mio padre. Non ci sono più tornato. Da lì sono cadute sul tetto della mia casa 22 granate. Adesso lo vedo tutti i giorni dalla mia finestra e vorrei solo che sparisse". Bojan, sarajevese di 30 anni.
Ormai gli abitanti di Sarajevo (Bosnia-Erzegovina) non salgono più sul monte Trebević, anche se la guerra è finita 15 anni fa. I ristoranti panoramici sono distrutti, la teleferica che collegava la montagna con la città non funziona più, e soprattutto ci sono zone dove potrebbero ancora esserci mine. Ma non è per mancanza di fondi che le autorità federali mantengono il Trebević in questo stato di "terra di nessuno": la città divisa conviene a entrambi i nazionalismi, e una barriera invisibile che separi "noi" da "loro" indebolisce (mina!) il progetto di convivenza postbellico e il sogno di una città di nuovo universale.
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La Riconquista di Alcoi

19/03/2011 admin 0
[caption id="attachment_1958" align="aligncenter" width="640" caption="El Partidor, quartiere di Alcoy (Alicante). Foto di Jordi Flores Casasampere"][/caption] La trasformazione del centro di Alcoy, antica citta industriale tra Alicante e Valencia, implica grandi demolizioni nel quartiere del Partidor, culla delle lotte operaie della Spagna. Il Comune compra uno a uno i palazzi del quartiere e li svuota di abitanti, favorendo il degrado e legittimandone la demolizione. In nome del bene comune e del miglioramento della vita urbana, in tutta la Spagna vengono cancellati i quartieri storici del proletariato, come se la storia fosse solo quella borghese; questo processo è ancora piu drammatico nelle città in cui furono più forti le lotte e proteste contro il capitalismo nascente. "La vergogna di obbligarti ad andare al tuo funerale", cantava il poeta di Alcoy Ovidi Montllor, rispetto alla ricostruzione di un campanile bruciato durante la Guerra Civile.
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Pedagogia delle acque

01/03/2011 admin 0

"Vi dirò una cosa sui racconti - disse - Non sono solo divertimenti Non lasciatevi ingannare Sono tutto ciò che abbiamo, non lo vedete? tutto ciò che abbiamo per combattere la malattia e la morte. Non avete niente se non avete i racconti. Il loro male è grande ma non possono resistere ai nostri racconti Per questo cercano di distruggere i racconti farli confondere, o dimenticare".

(da Leslie Marmon Silko, Ceremony, 1977)