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La montagna dimenticata: geopolitica quotidiana a Sarajevo

29/03/2011 admin 0
Lo sai quando è stata l’ultima volta che sono salito sul Trebević? Febbraio ’92. Prima ci andavo tutti i fine settimana con mio padre. Non ci sono più tornato. Da lì sono cadute sul tetto della mia casa 22 granate. Adesso lo vedo tutti i giorni dalla mia finestra e vorrei solo che sparisse". Bojan, sarajevese di 30 anni.
Ormai gli abitanti di Sarajevo (Bosnia-Erzegovina) non salgono più sul monte Trebević, anche se la guerra è finita 15 anni fa. I ristoranti panoramici sono distrutti, la teleferica che collegava la montagna con la città non funziona più, e soprattutto ci sono zone dove potrebbero ancora esserci mine. Ma non è per mancanza di fondi che le autorità federali mantengono il Trebević in questo stato di "terra di nessuno": la città divisa conviene a entrambi i nazionalismi, e una barriera invisibile che separi "noi" da "loro" indebolisce (mina!) il progetto di convivenza postbellico e il sogno di una città di nuovo universale.
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La montaña olvidada: geopolítica cotidiana en Sarajevo

28/03/2011 admin 0
¿Sabes cuándo fue la última vez que subí al Trebević? Febrero ’92. Antes iba todos los fines de semana con mi padre. Nunca más he vuelto. Desde ahí cayeron sobre el techo de mi casa 22 granadas. Ahora lo veo todos los días desde mi ventana y quiero sólo que desaparezca”. Bojan, sarajevita de 30 años. Los habitantes de Sarajevo (Bosnia-Herzegovina) ya no suben al monte Trebević, aunque la guerra acabó ya hace 15 años; los restaurantes panorámicos están destrozados, el teleférico que conectaba la montaña a la ciudad no ha vuelto a funcionar, y sobretodo hay zonas en qué aún podría haber minas. Pero no es por falta de dinero que las autoridades federales mantienen el Trebević en este estado de "tierra de nadie": la ciudad dividida conviene a ambos nacionalismos, y una barrera invisible que separe "nosotros" de "ellos" debilita (¡mina!) el proyecto de convivencia postbélico y el sueño de una ciudad que vuelva a ser universal.