L’urbanismo discreto della borghesia

05/10/2015 admin 0
Scrive José Mansilla che portando l'attenzione sull'emersione, la crescita e lo sviluppo delle classi medie possiamo capire come le cosiddette idee urbanistiche "progressiste" siano degenerate in privatizzazioni e speculazione immobiliare. Questo fenomeno è destinato a durare, o saremo così fortunati da assistere a qualche cambiamento?
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I fantasmi di San Berillo

21/03/2014 admin 0

Città diverse si succedono sopra lo stesso suolo e sotto lo stesso nome, scrive Calvino, nascono e muoiono senza essersi conosciute, incomunicabili tra loro. Alle volte anche i nomi degli abitanti restano uguali, e l’accento delle voci, e perfino i lineamenti delle facce; ma gli dèi che abitano sotto i nomi e sopra i luoghi se ne sono andati senza dir nulla e al loro posto si sono annidati dèi estranei. E’ vano chiedersi se essi sono migliori o peggiori degli antichi, dato che non esiste tra loro alcun rapporto… Vi segnaliamo un altro documentario italiano: I fantasmi di San Berillo, di Edoardo Morabito e Irma Vecchio (2013), vincitore al Torino Film Festival. La demolizione di questo antico quartiere del centro di Catania, nel 1958, fu lo sventramento più grande del dopoguerra, legato (come tutto in Italia) alla Società Generale Immobiliare, di proprietà del Vaticano. 30.000 persone furono deportate in periferia. Fu lo stesso anno in cui si proibirono le case chiuse: le prostitute iniziarono a lavorare in clandestinità, e quello che rimase di San Berillo diventò uno dei più grandi red light districts del Mediterraneo. Così la storia del quartiere è continuata per un altro mezzo secolo, finché nel 2001 una nuova operazione di polizia ha cacciato di nuovo prostitute e travestiti dalle loro case e strade. Oggi molti terreni sono ancora vuoti, quando non sono diventati nuove favelas (come mostra questo video del 2012). Il documentario alterna visualmente il presente e il passato del quartiere, e le immagini sono accompagnate dalle affascinanti parole della scrittrice Goliarda Sapienza, nata a San Berillo nel 1924.

Hic sunt dracones: modernità multiple a Kathmandu

10/11/2013 admin 0
In contrasto con gli stereotipi orientalisti che descrivono Kathmandu come un luogo ai margini del mondo, "sospesa nel tempo" la realtà sociale del Nepal dimostra una vivacità invidiabile. Artisti ed intellettuali intervengono nei dibattiti pubblici, contribuendo a fare di Kathmandu un laboratorio di postsecolarismo e "modernità multiple".
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Per un glossario delle retoriche urbane

16/09/2012 admin 0
Nell'ultimo numero della rivista Lo Squaderno si analizzano una serie di termini chiave delle nuove retoriche urbane: articolazioni della "nuova vulgata planetaria" (neoliberal newspeak) su cui ci misero in guardia oltre 10 anni fa Loïc Wacquant e Pierre Bourdieu. Espressioni come "città vibrante", "beni comuni", "creatività", "mixité", "integrazione", e ovviamente "partecipazione cittadina", ricorrono nel lessico delle politiche urbane e servono a giustificare decisioni che contraddicono i significati originali delle parole che le compongono (come già sostenemmo nel lavoro A Barcelona la participación canta). Una serie di studiosi interni ed esterni alle accademie riflettono su queste costruzioni retoriche, con esempi da Napoli, Boston, Istanbul, Amsterdam, Vancouver, e, come no, Barcellona. Il numero è illustrato con il reportage di Rosario Kuri Barcelona bordes irregulares che abbiamo segnalato in un precedente post. Scarica Lo Squaderno n.25 da qui (italiano - inglese).