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eventi
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Autocostruzione: per un’autonomia dell’abitare
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Repensar Bonpastor: finalmente il libro!
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Congresso internazionale Contested Cities a Madrid, 4-7 luglio
Il congresso internazionale de la rete Contested Cities, con il titolo Dal conflitto urbano alla construzione di alternative, si svolge in un momento di esplosione globale della lotta e delle strategie di resistenza in quella che potrebbe essere una confluenza di risposte collettive alle fratture urbane sistemiche, e si propone di sviluppare prospettive di lotta contro la polarizzazione urbana neoliberista, …
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Call for papers: La cultura popolare delle periferie
Prima dell’8 novembre (domenica), mandate i vostri abstract al call for papers La cultura popolare delle periferie: Memoria storica, lotte urbane e cambiamento sociale sui margini della città neoliberista. È una conferenza interdisciplinare che si svolgerà il 10 e 11 dicembre 2015 all’Università di Barcellona. I temi trattati saranno: Cultura centrale e culture periferiche; Il ‘valore patrimoniale’ e la penetrazione del turismo; La sottomissione elitaria della ‘cultura popolare’; I conflitti sociali come fonte di coesione.
- Scaricate il call for papers in spagnolo o catalano
- Organizzano: Grup de treball d’Etnografia dels Espais Públics (GTEEP-ICA), Grup de recerca d’Antropologia del Conflicte Urbà (GRACU), Observatori d’Antropologia del Conflicte Urbà (OACU), Inventari del Patrimoni Etnològic de Catalunya (IPEC).
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Avanti con le dicotomie!
Una nota su un dibattito recente nell’ambito della geografia radicale, che ha opposto l’anarchico Simon Springer e il marxista David Harvey. Ognuno difende la sua posizione: Simon sostiene che la geografia radicale dev’essere anarchica; David risponde che non è vero, che dev’essere (o può essere) marxista; Simon risponde che Harvey non ha capito nulla. Il dibattito è interessante, fino a un certo punto, e dimostra che per certe ipoteche del passato, neanche la PAH riuscirà mai ad ottenere la “dazione in pagamento”. Comunque, evidenzia che la geografia critica sta in un momento interessante, e che sullo studio dello spazio si riproducano oggi dibattiti che a suo tempo furono importanti. Che le sabbie mobili del presente contribuiscano a rendere possibile ciò che in altri tempi non si è riusciti a fare.
Approfittiamo per segnalare il Settimo Congresso Internazionale di Geografia Critica, che si terrà a Ramallah, Palestina, dal 25 al 30 di questo mese (Luglio 2015), con il titolo di “Precarious radicalism in shifting grounds: towards a politics of possibility”.
- Simon Springer “Why a radical geography must be anarchist”, Dialogues in Human Geography, 2014, 4:249-270. (qui con iscrizione sennò su academia)
- David Harvey “Listen Anarchist”, 2015 (sul suo blog)
- Simon Springer “The limits to Marx: David Harvey and the condition of postfraternity” (su academia)
- Katherine Gibson “Thinking around what a radical geography ‘must be'”, prossimamente in Dialogues in Human Geography (su communityeconomies)
- Pagina dell’International Congress on Critical Geography (ICCG) di Ramallah!
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Controllo degli spazi, spazi del controllo: convegno Geocritica
Dal 5 al 10 maggio 2014, all’Università di Barcellona, si svolgerà il Convegno internazionale “El control del espacio y los espacios de control”, organizzato dalla rivista Geocrítica; che, con le parallele ScriptaNova e Biblio3w, è una delle pubblicazioni di studi urbani più prestigiose e interessanti dell’area ispanica. L’ingresso è libero e gratuito; consigliamo queste sessioni, alle quali partecipano membri del nostro gruppo OACU: 6 maggio, Ocupación del espacio y control de los individuos alle 9am, Segregación social y urbana alle 18:30; 9 maggio, Organización económica, poder y control alle 9am, Cambios en las formas de control alle 16.
- Qui c’è il programma del congresso, con la lista delle sessioni e degli interventi; per altre informazioni, vedere la pagina web.
- Qui trovate gli Atti del congresso, e il numero 493 della rivista Scripta Nova con gli interventi selezionati!
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Assemblea Mondiale degli Abitanti al FSM di Tunisi
Dal 26 al 30 marzo, a Tunisi, nel quadro del Forum Sociale Mondiale, si sta svolgendo l’Assemblea Mondiale degli Abitanti (AMA), organizzata dalle reti International Alliance of Inhabitants, Habitat International Coalition, a No-Vox. Ecco il programma; in preparazione dell’AMA, l’Alleanza Internazionale Abitanti ha realizzato il progetto visuale Memoria degli abitanti, raccogliendo centinaia di interviste ad attivisti per il diritto alla casa in 4 continenti. Aggiungiamo qualche riflessione sul Forum stesso, previsto in tempi di euforia generalizzata, ma che ora trova una realtà sociale molto complessa: L’altermondialismo cerca nuova aria a Tunisi, dal blog Tunisie Libre; WSF to blast austerity, Yasmine Ryan su Aljazeera; What I learned about feminism from a Moroccan men’s chorus, Maria Poblet su In these times; e One year after the revolution su Nawaat.…
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Verso una antropologia delle buone famiglie
Nelle nostre etnografie sono spesso sullo sfondo, come in questa foto di Jordi Secall del 2003 [vedi il suo blog]. Ma il professor McDonogh già da anni ha affrontato lo studio delle buone famiglie di Barcellona – la cosiddetta ‘oasi catalana’. Giovedì 28 febbraio alle 19.00 alla Reina de Àfrica (Bolivar 10, Vallcarca), conversazione con Gary W. McDonogh “Verso una antropologia delle élite catalane“. organizzato da GTEEP – GRECS – OACU
- Scarica in PDF un capitolo di The Good Families of Barcelona. A social history of power in industrial Barcelona, Princeton, 1986, “De la família a la oligarquía” (courtesy: compagni dell’OACU!!!)
- Un altro ottimo apporto allo studio delle élite: Longina JAKUBOWSKA (2012) The straw in the anthropologist’s boots: studying nobility in Poland
- Eccellente reportage su come l’influenza delle nuove élite sta cambiando l’Europa sulla web del Guardian [marzo 2013]
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Geografie concrete: spostamenti e segni sul territorio, “Ciclo Nòmades” con Xavier Ribas
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