Barcelona, 13-15 settembre, IV congresso europeo di geografie delle sessualità! tutte le informazioni qui
“La cittá dei faló implode, mattone dopo mattone, sotto l’avido peso di scavatrici affamate di quartieri e di sogni. Prova a dischiudere le ali nell’asfalto ardente e a farsi spazio nelle crepe diafane che ancora sfidano il capitale. La frenesia epidermica che si fa rete nel catturare il parassita della speculazione, si agita nell’utopico tentativo di innalzare rituali incandescenti. La carne si mescola con la pietra, le viscere con i marciapiedi, le barricate con le cicatrici, supplicando allo spazio pudico di tornare pubblico.
“La cosa piú profonda è la pelle. Questo Paul Valery lo sapeva bene. Nelle fenditure della pelle, nei solchi striati della carne si manifesta il verbo, l’azione. Nelle budella delle strade, negli angoli dei vicoli pieni di interstizi e orizzonti, proprio lì palpita la rivincita dell’urbano contro l’urbanismo. Siamo città, siamo la città. Siamo quella città che si rifiuta di morire e che non conosce riposo, immersa nella costruzione di narrative collettive del godimento.
“Mappando il territorio secondo le orme del piacere, magari potessimo incontrare il punto di incontro tra i vettori paralleli della sessualitá e dello spazio pubblico, quell’aleph dove tutto si incontra, si alimenta, si brucia. Non ci resta altro che la pelle, con i suoi vizi e ferite, a ricordarci che siamo corpi che abitano una dimensione pubblica, protagonisti di infrazioni, contrabbandieri di danze e risa, creatori di dissidenza nella città putrefatta dal pudore”.
- Livia MOTTERLE, autrice di questo testo, è filosofa, antropologa e membro di Perifèries Urbanes. In “El cor de les ciutats invivibles“, La Directa, 14/7/2016 (in catalano) ci spiega che “in ogni città c’è un cuore, un nucleo nevralgico che pulsa per trasformare lo spazio invivibile in un’utopia abitabile. Le sue arterie sono le strade”.
- Livia MOTTERLE, “Sóm un barri digne: etnografia d’una prostitució indignada com fenòmen de resistència urbana al Raval“, Revista d’etnologia de Catalunya n.41 (2016) [PDF]
- Jose Antonio LANGARITA (2015) “En tu árbol o en el mío: una aproximación etnográfica a la práctica del sexo anónimo entre hombres”. Il cruising costruisce una geografia urbana periferica che si basa su valori molto diversi da quelli che muovevano chi ha progettato gli spazi urbani. Recensione di Livia Motterle su AtheneaDigital.
- Miquel FERNÁNDEZ (2012) “Matar al chino: Entre la revolución urbanística y el asedio urbano en el barrio del Raval de Barcelona“. Un’etnografia di calle Robadors, spazio storico della prostituzione al centro della città (qui su El Periódico). Recensione di Livia Motterle su Quaderns-e del ICA.
Il prossimo 11 settembre (!) il geografo delle sessualità LARRY KNOPP sarà a Roma per una conferenza. Dal testo di presentazione dell’evento: “Larry Knopp è riferimento centrale nelle geografie delle sessualità, essendosi occupato, dagli anni Ottanta ad oggi, di svariati aspetti del tema – dai primi casi di gay gentrification sino al rapporto tra spazio urbano, movimenti LGBTQ e politica locale. Knopp presenterà a Roma i risultati preliminari di un progetto che sta portando avanti insieme al collega Michael Brown, riferimento altrettanto imprescindibile in materia. Il progetto propone una riflessione storica sull’evoluzione del rapporto tra città e popolazione LGBTQ, analizzando i casi di quattro metropoli statunitensi durante un periodo di circa cinquant’anni”.