Chi voglia studiare criticamente la città non può prescindere dalla battaglia continua in difesa del concetto di gentrificazione, permanentemente sotto attacco da parte del capitale e dei suoi sgherri. La tesi che la sostituzione residenziale della popolazione antica dei quartieri con un’altra di maggior potere d’acquisto, in fondo, non sia così grave o non sia così frequente, si ritrova dove meno ce lo si aspetta; non si può abbassare la guardia, e bisogna continuamente mettere in luce la possibilità di alternative praticabili. Ravviviamo il discorso con tre interventi interessanti:
- Tom Slater, “The Resilience of Neoliberal Urbanism“, OpenDemocracy, 28/1/2014
- Loretta Lees, “Gentrification and what can be done to stop it“, TEDxBrixton, ottobre 2014
[qui un articolo]
- José Mansilla, “Come farla finita una volta per tutte con la gentrification” (in spagnolo), Diagonal, 15/1/2015.
- E per chi ha più tempo: di nuovo Tom Slater (2009) “Missing Marcuse: On Gentrification and Displacement“, City, 13,2:292-311.
- …o Neil Smith, “Beyond Moses and Jacobs“, Planetizen, 13/8/2007
- E questo, appena pubblicato, pure su NYC: “Questa gentrification è un’epidemia, dobbiamo trovare l’antidoto“, Diagonal Global, 11/2/2015.