sfratti
Una mappa interattiva di palazzi comprati da fondi speculativi
Politiche di un urbicidio: autocostruzione, distruzione e protesta a Lisbona
City Life: da vittime della crisi a attivisti contro la speculazione
A Boston, dove si concentrano molte delle università più importanti del mondo, nonché le sedi di corporazioni finanziarie che reggono le fila dell’economia mondiale, la disparità sociale è oggi la più alta degli Stati Uniti: a Roxbury, Dorchester o East Boston, a molti km di distanza da Harvard e il MIT, migliaia di latinoamericani, afroamericani o caraibici vivono in condizioni di miseria che non hanno uguali in nessuna città dell’Europa occidentale. …
Heygate era casa nostra
“Com’è perdere la tua casa? Che vuol dire essere ‘rigenerati’, quando ti si chiede di lasciare casa tua senza alternative? Che vuol dire ‘casa’ per la gente che sta in queste situazioni – non è un insieme di memorie, eventi, esperienze e connessioni con gli altri? Come si ‘rigenera’ tutto questo?”
Nel Heygate was Home Digital Archive si raccolgono i testimoni di molti ex abitanti di Heygate, il complesso di case popolari del quartiere Elephant & Castle di Londra, la cui demolizione è iniziata alcuni mesi fa. Era nel posto sbagliato nel momento sbagliato: a meno di un chilometro da Buckingham Palace, negli anni delle Olimpiadi. I suoi abitanti si sono trovati di colpo ad essere investiti nella tipica narrativa demonizzatrice, ingannati dalle autorità competenti, alla fine sbattuti ai quattro angoli dell’area metropolitana. E tutto per essere ‘rigenerati’…
- Southwark notes: Regeneration is violence! blog di critiche e commenti dai quartieri del sud attaccati dalla violenza urbanistica. Un esempio dei loro workshop contro la gentrification.
- Staying put: an anti-gentrification handbook for council estates in London, manuale scritto dalla geografa urbana Loretta Lees!
- “La città che si è privatizzata fino alla morte“, Ian Martin, The Guardian, 24/2/2015: Londra è diventata una collezione improbabile di enormi gadget sessuali puntati verso il cielo: i suoi abitanti si sono rassegnati alla nuvola grigia del commercio, o possono ancora immaginare un futuro migliore?
- “Poveri feticci e povere critiche: il più grande problema della gentrification“, Trespassingassemblies, 27/2/2015: identificare questo fenomeno con gli hipster che si spostano nei quartieri popolari può farci dimenticare che la maggior parte delle espulsioni sono effetti di pianificazioni in cui è lo stato a muovere i fili, in partnership con le grandi compagnie.
Resistere è vincere: 10 anni nel Forat
I fantasmi di San Berillo
Città diverse si succedono sopra lo stesso suolo e sotto lo stesso nome, scrive Calvino, nascono e muoiono senza essersi conosciute, incomunicabili tra loro. Alle volte anche i nomi degli abitanti restano uguali, e l’accento delle voci, e perfino i lineamenti delle facce; ma gli dèi che abitano sotto i nomi e sopra i luoghi se ne sono andati senza dir nulla e al loro posto si sono annidati dèi estranei. E’ vano chiedersi se essi sono migliori o peggiori degli antichi, dato che non esiste tra loro alcun rapporto… Vi segnaliamo un altro documentario italiano: I fantasmi di San Berillo, di Edoardo Morabito e Irma Vecchio (2013), vincitore al Torino Film Festival. La demolizione di questo antico quartiere del centro di Catania, nel 1958, fu lo sventramento più grande del dopoguerra, legato (come tutto in Italia) alla Società Generale Immobiliare, di proprietà del Vaticano. 30.000 persone furono deportate in periferia. Fu lo stesso anno in cui si proibirono le case chiuse: le prostitute iniziarono a lavorare in clandestinità, e quello che rimase di San Berillo diventò uno dei più grandi red light districts del Mediterraneo. Così la storia del quartiere è continuata per un altro mezzo secolo, finché nel 2001 una nuova operazione di polizia ha cacciato di nuovo prostitute e travestiti dalle loro case e strade. Oggi molti terreni sono ancora vuoti, quando non sono diventati nuove favelas (come mostra questo video del 2012). Il documentario alterna visualmente il presente e il passato del quartiere, e le immagini sono accompagnate dalle affascinanti parole della scrittrice Goliarda Sapienza, nata a San Berillo nel 1924.
…Homegrown cities: questo sì che è sviluppo sostenibile
Gli attivisti del collettivo URBZ (dei quali abbiamo parlato in un vecchio post), stanno promovendo una campagna di crowdfunding per sviluppare un pezzo di terra a Bhandup, periferia nordest di Mumbai, dove costruire una casa sostenibile e compatibile con gli stili di costruzione locali. La casa, “home-grown” e realizzata insieme a costruttori autoctoni verrà venduta a un prezzo ragionevole per gli abitanti, e con il ricavato si finanzieranno nuovi progetti analoghi.…
“Ri-cordo” di Can Ricart: farlo passare di nuovo per il cuore
Istanbul, città senza limiti. Video “Ekümenopolis”
- Ekümenopolis: Ucu Olmayan Şehir (Ecumenopolis: City Without Limits) (2011) di Imre Azem, si proietterà a Barcelona il 15 novembre alle 20 nell'ambito della rassegna Traslaciones al CCCB. Il regista Imre Azem parteciparà alla tavola rotonda Istanbul relatos fuera de campomercoledì 16 alle 19:30. [Trailer1] [Trailer2] [Web]
“Those who can’t leave”: resistenza urbana a Seul
Questo video racconta la lotta della popolazione del quartiere di Yongsan (Seul)
contro gli sgomberi previsti dal progetto di “rinnovamento urbano” della zona, intrapreso dal 2008 dall’amministrazione della città sudcoreana. Un’occupazione di protesta di un edificio in costruzione è finito con la morte di cinque attiviste. “In South Korea, a country infested by excavators, this could happen to any tenant” (In Sud Corea, paese infestato dalle scavatrici, questo può succedere a qualunque affittuario). [Video completo in archive.org] A Novembre, a Seul è prevista la celebrazione del vertice G20.
- “Yongsan widows”. Articolo e foto su massacro di Yongsan, parte del progetto “Places for all” di Clarisa Diaz: en PDF
- Storia della resistenza del Duriban Cafè, centro culturale nel quartiere di Hongdae (Seul) sotto minaccia di demolizione. Petizione su Indymedia Japón.
- “South Korea: towards an Ubiquitous Mediascape“. Interessante articolo dell’antropologo finlandese J. Joukhi sugli usi della tecnologia in Corea [si veda anche il suo blog “An anthropologist goes techno“].