Sgomberi e cittadinanza a Casablanca

14/10/2018 admin 0
Migliaia di abitanti della periferia di Casablanca sono stati sfrattati, le loro case demolite in poche ore. Ora sono accampati vicino alle macerie, e vogliono rinunciare alla cittadinanza marocchina.

Ripopolare la montagna non è un delitto!

18/05/2017 admin 0
I villaggi occupati in montagna sono davvero una scelta antiurbana? In un sistema di produzione che sottomette tutto il territorio al consumo della città, è più giusto considerarli periferie lontane. Centinaia di persone in tutta Europa cercano di ricostruire l'autosufficienza in terre che gli stati destinano a grandi infrastrutture, spesso inutili o dannose.

Ancora sulla Vila Olímpica di Barcellona

15/09/2016 admin 0
La Vila Olímpica è considerata la più importante operazione urbanistica realizzata a Barcellona nel XX secolo. Per realizzare la sua costruzione si demolirono edifici obsoleti e si cacciarono i loro abitanti, come nelle riforme igieniste del XIX secolo. Ma le memorie esiliate hanno sopravvissuto all'urbicidio, e recuperano la loro esistenza ogni volta che gli sfrattati tornano sui luoghi recuperati.

City Life: da vittime della crisi a attivisti contro la speculazione

23/03/2016 admin 0

A Boston, dove si concentrano molte delle università più importanti del mondo, nonché le sedi di corporazioni finanziarie che reggono le fila dell’economia mondiale, la disparità sociale è oggi la più alta degli Stati Uniti: a Roxbury, Dorchester o East Boston, a molti km di distanza da Harvard e il MIT, migliaia di latinoamericani, afroamericani o caraibici vivono in condizioni di miseria che non hanno uguali in nessuna città dell’Europa occidentale. …

L’urbanismo discreto della borghesia

05/10/2015 admin 0
Scrive José Mansilla che portando l'attenzione sull'emersione, la crescita e lo sviluppo delle classi medie possiamo capire come le cosiddette idee urbanistiche "progressiste" siano degenerate in privatizzazioni e speculazione immobiliare. Questo fenomeno è destinato a durare, o saremo così fortunati da assistere a qualche cambiamento?

La Rumba di Barcellona (l'”effetto Can Vies”)

26/05/2014 admin 0
Richiesto dall'autorità di trasporto metropolitano TMB, l'intervento della polizia autonomica catalana ha portato allo sgombero dello storico Centro Sociale Can Vies. Ma l'ondata di rivolte popolari suscitate da quest'intervento ha superato ogni previsione, sfociando in un tentativo di ricostruzione colletiva del centro sociale.

Decostruire le radici coloniali della pianificazione

28/12/2013 admin 0
Che la pianificazione in sé avesse a che fare con il colonialismo, ce n'eravamo accorti da tempo. Ma ancora non avevamo trovato una prospettiva così completa come quella sviluppata dall'urbanista australiana Libby PORTER, che ha studiato l'uso della pianificazione come strumento di esclusione spaziale degli aborigeni, cioè, l'urbanismo come complemento e continuazione del colonialismo.

Ciudad Meridiana… esiste!

05/10/2013 admin 0

La storia del quartiere di Ciudad Meridiana è un’ottima sintesi della schizofrenia urbanistica di Barcellona. Costruito negli anni ’60 su un terreno che era stato considerato troppo umido per farci un cimitero, senza servizi né infrastrutture, isolato e poco abitabile però con un forte attivismo sociale, è stato sempre un territorio problematico e sconosciuto al resto della città: molti dei suoi abitanti hanno iniziato a lasciarlo già negli anni ’80, in cerca di un miglioramento sociale e spaziale, superando il decennio in cui il quartiere aveva toccato l’apice della sua popolazione.  Dal 2001, con la “bolla immobiliare” che avvolgeva la Spagna e la Catalogna, iniziarono ad arrivare i migranti, con mutui a garanzie incrociate e altre amenità inventate dalle banche per “infiltrarsi nel mondo dei poveri urbani”, come scrive l’antropologo Jaime PALOMERA che ha studiato questo processo. Dopo, già in piena crisi, si è riparlato di Ciudad Meridiana come villa sfratti, e ora di nuovo come quartiere di attivismo e occupazioni. In questi giorni c’è stato un dibattito significativo: il Comune propone di costruire lì un innovativo “FabLab” connesso al MIT, ma gli abitanti richiedono lo stesso spazio per una mensa autogestita per far fronte alla miseria crescente in cui versano molte famiglie [vedi l’articolo].

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Assemblea Mondiale degli Abitanti al FSM di Tunisi

27/03/2013 admin 0

Dal 26 al 30 marzo, a Tunisi, nel quadro del Forum Sociale Mondiale, si sta svolgendo l’Assemblea Mondiale degli Abitanti (AMA), organizzata dalle reti International Alliance of Inhabitants, Habitat International Coalition, a No-Vox. Ecco il programma; in preparazione dell’AMA, l’Alleanza Internazionale Abitanti ha realizzato il progetto visuale Memoria degli abitanti, raccogliendo centinaia di interviste ad attivisti per il diritto alla casa in 4 continenti. Aggiungiamo qualche riflessione sul Forum stesso, previsto in tempi di euforia generalizzata, ma che ora trova una realtà sociale molto complessa: L’altermondialismo cerca nuova aria a Tunisi, dal blog Tunisie Libre; WSF to blast austerity, Yasmine Ryan su Aljazeera; What I learned about feminism from a Moroccan men’s chorus, Maria Poblet su In these times; e One year after the revolution su Nawaat.…

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Desallotjaments de camps rom a Roma

04/10/2012 admin 0
En continutat amb les decisions preses per l'anterior administració d'esquerres, l'ajuntament de dreta de Roma està realitzant una sèrie de desallotjaments ràpids i al llímit de la legalitat contra dels pocs camps Rom que segueixen resistint en la capital italiana (es vegi el comunicat d'Amnesty International sobre el desallotjament de 28/9/2012 a Tor de' Cenci). La excusa són els suposats "problemes a la circulació" i el "decor urbà", a una ciutat en què l'obertura d'una botiga pot paralitzar el tràffic per una vesprada, i en la qual els mateixos partits al gobern incompleixen les normes sobre l'ús dels espais públics. Els habitants dels camps, que en molts casos portaven més de quinze anys vivint a Roma, són expulsats cap a la extrema perifèria, a "pobles de la solidaritat" aïllats i controlats, i sovint es resisteixen activament a la deportació. Aquestes actuacions no deixen de recordar les polítiques d'època feixista als barris populars del centre històric, quan els habitants més "indesitjables" eren expulsats massivament cap a les borgate de l'extrarradi.
  • Vídeo del desallotjament del camp de Tor di Quinto, estiu de 2012; Fotos; Crònica :: Vídeo: Rom a Roma da vicolo Savini alla Pontina 1 - 2
  • Fernando SALSANO (2007) Il ventre di Roma. Tesi doctoral sobre la monumentalització del centre i la creació de les borgate durant el feixisme.
  • A finals d'agost de 2012 va morir a Roma l'urbanista Italo INSOLERA; junt amb Antonio Cederna van ser de les poques veus prestigioses que van denunciar sense cansar-se els que ells en deien "els enemics del gèner humà": els especuladors immobiliaris. Un comentari a Eddyburg, la millor web sobre ciutats i transformació urbana a Itàlia.
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Sgomberi di campi nomadi a Roma

04/10/2012 admin 0
Seguendo le politiche della precedente amministrazione di sinistra, il comune di Roma sta realizzando una serie di sgomberi rapidi e semi-legali contro i pochi campi nomadi che ancora rimangono in città (si veda il comunicato di Amnesty International sullo sgombero del 28/9/2012 a Tor de' Cenci). Il pretesto è quello dei "problemi per la circolazione" o del "decoro", in una città in cui il traffico può paralizzarsi per un pomeriggio per l'apertura di un negozio, e in cui gli stessi partiti al governo infrangono le regole sull'uso degli spazi pubblici. Gli abitanti dei campi, molti dei quali sono a Roma da oltre 15 anni, sono obbligati a spostarsi in estrema periferia, in "villaggi della solidarietà" isolati e vigilati, e spesso resistono strenuamente alla deportazione. Questi interventi non possono non ricordare le politiche del Fascismo nei quartieri popolari del centro di Roma, i cui abitanti meno apprezzati erano deportati in periferia, ed obbligati a vivere in borgate mal costruite e tagliate fuori dalla città.
  • Video dello sgombero del campo di Tor di Quinto nell'estate 2012; Foto; Cronaca :: Video Rom a Roma da vicolo Savini alla Pontina 1 - 2
  • Fernando SALSANO (2007) Il ventre di Roma. Tesi di dottorato sulla monumentalizzazione del centro e la nascita delle borgate durante il fascismo.
  • Alla fine di agosto del 2012 è morto a Roma l'urbanista Italo INSOLERA. Con Antornio Cederna, erano tra le poche voci autorevoli che continuarono a denunciare senza tregua quelli che loro chiamavano "i nemici del genere umano", gli speculatori immobiliari. Un commento su Eddyburg, la mejo pagina web su città e trasformazione urbanistica in Italia.
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“Ri-cordo” di Can Ricart: farlo passare di nuovo per il cuore

01/09/2012 admin 0
Dodici anni dopo l'approvazione del piano "22@", due notizie ci illustrano l'impatto di lunga durata della delocalizzazione delle fabbriche e della riqualificazione urbanistica del quartiere di Poblenou. La Cerería Mas di Can Ricart ha chiuso a marzo, esattamente cinque anni dopo lo sgombero del recinto e il trasloco forzato; ad aprile, quattro persone sono morte nell'incendio di una baracca adiacente al nuovo Parc Central di Jean Nouvel [vedi questo link]. Le parole di Jaume Pagès, ex direttore amministrativo della Cereria, ci riportano indietro le sensazioni di questa antica battaglia che abbiamo perso, ma che non abbiamo dimenticato. lo sfratto "insomma, in primo luogo ti senti scacciato, non voluto, violentato. si rompe all'improvviso quell'universo ripetitivo ed invariabile, e senza avvisare, tutto trema, niente sembra reale. anche i cambi nel quartiere, le demolizioni, non hanno nessuna connotazione positiva, risultano solo minacciose, tristi. spostare un'azienda è complicato. cioè, dovrebbe esserlo, perché un'impresa, prima di tutto, la formano delle persone. questo vuol dire che - di colpo - si sfalda tutta la cosmogonia di tutti i suoi membri...