
immigrazione


Antropologia orizzontale sui margini di Barcellona

La caduta dell’impero romano

“Las Flores del Rancho” di Tijuana

Chinatown nel centro: Gary McDonogh

Ricette per la intercultura da Bilbao


“Negri” della periferia di Barcellona: giovani dominicani tra stigma e resistenza
“…da sempre i negri lavorano come negri, perché i negri sono quelli che lavorano di più, per vivere come bianchi…” Simón, 16 anni, desde hace 7 en L’Hospitalet (BCN)


Razzismo a “Santako”


Larache d’estate

Le sere d'estate, il centro di Larache (porto atlantico a un'ottantina di km sud da Tangeri) si riempie di tutti gli emigranti che tornano dall'Europa per le vacanze. Macchine nuove, vestiti europei, atteggiamenti altezzosi: quasi ogni famiglia della città ha qualcuno che vive in Spagna, Inghilterra, Belgio, Francia, Olanda. A Larache - "la perla del nord" - il pesce abbonda, la verdura costa poco e le case non sono care. È stata qui, a inizio '900, la prima iniziativa di edilizia popolare di tutto il Marocco: il quartiere di Kalleto (Hay Jadid, Quartiere nuovo), costruito per i baraccati e i migranti dell'aroubía, le zone rurali. Ogni rissa, ogni notte di tensione, è vissuta con vergogna dagli abitanti del quartiere: perché ricorda loro che non stanno in Europa, dove tutto è perfetto, come paiono affermare gli shikis (pariolini) del centro ostentando la loro presunta ricchezza.

Roma forestiera (gli usi della diversità)


Foto di Montjuïc, Barcellona


Non siamo soli al mondo: lezioni dal “93” di Parigi

La città orizzontale: i quartieri di “Cases Barates” a Barcellona
