Sei municipi intorno a Barcellona – Hospitalet, Badalona, Terrassa, Sabadell, Mataró, Santa Coloma de Gramenet – sono tra le dieci città più popolate della Catalogna. Ma solo a Hospitalet e Santa Coloma la densità di popolazione è così alta da superare quella di Barcellona, città compatta per eccellenza. Il caos urbanistico che caratterizza Santa Coloma de Gramenet è il risultato diretto della speculazione edilizia e della corruzione politica: e il razzismo persistente di alcuni settori della popolazione è l’altra faccia della mancanza di spazio e dell’incredibile diversità di origini che caratterizza la popolazione di Santako. Però se all’inizio del 20º secolo coloro che rifiutavano i “mursiani” della zona delle casas baratas almeno potevano vantare origini locali e lingua catalana, in questo secolo quelli che rifiutano e boicottano gli arabi, i cinesi, i latinoamericani, i rumeni della città sono essi stessi – in gran parte – migranti di seconda generazione. Il video Mézquita no! (2005) racconta il conflitto esploso per l’apertura di una moschea nel quartiere Singuerlín.
Alle ultime elezioni municipali, il partito xenofobo Plataforma por Cataluña ha ottenuto tre assessori, nessuno dei quali vive a Santa Coloma, attraverso una campagna elettorale basata solo sul razzismo; unendosi all’ondata di estrema destra che sta attraversando l’Europa, e raccogliendo i voti degli operai delusi dalla corruzione e dal cinismo della sinistra. Il sindaco socialista arrestato per corruzione nel 2009, Bartomeu Muñoz, anche lui viveva in un quartiere ricco di Barcelona, lontano dai conflitti e dal soffocamento in cui lasciava campare i “suoi” cittadini.
- Alberto ARANDA, Guillermo CRUZ (2005) “¡Mezquita NO!“, documentario sul conflitto a Santa Coloma de Gramenet: “È un documentario fatto in strada, dal basso, in cui si sente praticamente l’odore dell’asfalto e dei suoi protagonisti. Un documento sociale elaborato con un linguaggio vivo, fresco e dinamico, con espedienti cinematografici agili e innovativi” [LINK AL VIDEO sulla pagina WebIslam]
- Il Centre d’Acolliment de Santa Coloma dal 1993 lotta contro il razzismo e per dare appoggio e accoglienza ai nuovi arrivati in città: prendendo parte ai conflitti sociali, e offrendo lezioni gratuite di spagnolo ai migranti (anche se molti dei suoi attivisti sono catalanoparlanti; però si trovano a dover supplire alla mancanza di corsi di spagnolo offerti dalle istituzioni!)
- Dibattito del 2004 su razzismo, mass media, “coatti”, su Indymedia Barcelona [LINK]
- L’immigrazione cinese nel quartiere Fondo (Santa Coloma), che in 10 anni è arrivata a rappresentare l’11% de la popolazione, è stata studiata da Joaquín BELTRÁN e Xavier BENVENUTY.
- Santa Coloma de Gramenet – Gramenet del Besós durante la Repubblica (1931-1939) – ha una lunga tradizione culturale e politica antirazzista e libertaria, oggi in parte centralizzata in ARA (Actuar-Reflexionar-Aprendre) Santacoloma [la pagina web linka a altri gruppi della città]
- Il Grupo de Historia José Berruezo, diretto da Juan José GALLARDO ROMERO, da anni raccoglie la storia dell’anarcosindacalismo e del movimento operaio della città [guarda la web della rivista Agora].
- L’Ateneu Popular Julia Romera è un punto d’incontro importante per vari gruppi d’attivisti di Santako [web dell’Ateneu]
- La Biblioteca Social La Hoguera, all’interno dell’Ateneu, mette a disposizione varie migliaia di titoli sulle lotte sociali presenti e passate, locali e globali [anche se le sue web (1)-(2) non sono ancora molto attive]