Lo scorso 24 giugno quattro attivisti della lotta per la casa di São Paulo (Brasile) sono stati arrestati, altre diciassette persone legate alle occupazioni del movimento sono ricercate, e altre quindici minacciate di arresto. L’arbitrarietà di questa operazione costituisce un ennesimo segnale del progressivo scivolamento verso il fascismo dello stato brasiliano: cioè, la subordinazione completa delle istituzioni pubbliche agli interessi dei grandi proprietari e capitalisti.
Le attiviste appartengono a movimenti che hanno occupato e coordinano interi edifici restituiti alla collettività al centro della città di São Paulo, e sono state accusate di associazione criminale e estorsione. Queste accuse sono già state impiegate in altri paesi per criminalizzare i movimenti di occupazione, ma mai fino ad ora in Brasile. In loro difesa si è costituito un “Comitato popolare in difesa dei prigionieri politici dei movimenti popolari“, composto da attivisti/e, sindacalisti/e, artisti/e, giornalisti/e, avvocati/e e altri soggetti mobilitati contro la criminalizzazione della lotta sociale.
Visti i precedenti repressivi delle autoritá dello stato brasiliano, che includono omicidi extragiudiziari come quello di Marielle Franco nel marzo 2018, è estremamente importante che tutte le persone interessate al diritto alla casa nel mondo si mobilitino per denunciare questi arresti e minaccie, per esigere che vengano liberate le persone arrestate, e che si ritirino queste accuse arbitrarie.
- Firma la petizione per la liberazione dei quattro attivisti per la casa arrestati a Sao Paulo, Brasile, qui
- Jornalistas Livres, “Prisão de lideranças do movimento da moradia é conluvio entre promotores e policiais“, 28 junio
- Entrevista a una delle attiviste arrestate, Preta Ferreira: video
- Comunicato del “Comitato di difesa dei prigionieri politici e dei movimenti popolari” (PDF)