Dall’anno 2008 il nostro gruppo di ricerca sta lavorando sul quartiere di Casas Baratas de Bon Pastor, nella periferia nord di Barcellona. È un barrio particolare: oltre 600 “case minime” ad un piano, ognuna dipinta di un colore diverso, circondate da fabbriche e magazzini, sulla riva del fiume Besós. Costruite nel 1929 in aperta campagna, per alloggiare operai migranti (“mursiani e della FAI”, venivano chiamati all’epoca), oggi è uno spazio urbano più simile ad un paese che a un quartiere di una metropoli occidentale. Un progetto del Comune di Barcellona, propietario di tutte le case, prevede la “remodelaciòn” della zona, attraverso la demolizione integrale di tutte le case: le prime 145 sono state abbattute nel 2007, poco prima di cominciare le nostre ricerche sul quartiere. Gli abitanti del quartiere soffrono di una serie di “patologie sociali” che accompagnano la demolizione fisica delle case: le reti sociali (vicini, parenti…) stanno soffrendo le conseguenze della trasformazione urbanistica, e il paesaggio umano del quartiere si sta trasformando forse anche più velocemente del paesaggio urbano.
- LEGGI I RAPPORTI DELLA RICERCA “Represalies i resistencies a les cases barates de Bon Pastor” i “Lluita social i memoria col.lectiva a les cases barates de Barcelona” (primer informe – segon informe)
- C’è una web che stiamo usando per lavorare, però in cui stiamo mettendo mano a mano tutto il materiale prodotto: http://laciutathoritzontal.org