Fermate il genocidio!

28/11/2023 admin 0

Fermate il genocidio!I membri del gruppo di lavoro Perifèries Urbanes dell’Istituto Catalano di Antropologia (ICA) esprimono la loro solidarietà con il popolo palestinese, sottoposto a 75 anni di colonialismo illegale da parte dello stato di Israele, e chiedono a tutte le istituzioni accademiche catalane ed europee di sospendere la loro collaborazione con le università israeliane, finché non si fermeranno i bombardamenti indiscriminati contro la popolazione di Gaza, l’invasione dei territori palestines, la persecuzione islamofoba e coloniale in tutto il territorio, l’apartheid dentro lo stato di Israele, e il progetto di supremazia etnica sionista alimentato dall’estrema destra, dai mercanti di armi e dal capitalismo finanziario globale, in violazione di tutti i diritti umani, della legittimità democratica, e di decine di risoluzioni delle Nazioni Unite.


Richiesta del Dipartimento di antropologia della UB per la sospensione delle relazioni accademiche con istituzioni israeliane: https://x.com/DepAntroUB/status/1724135664508092866?s=20

Dichiarazione dell’Associazione Europea di Antropologia Sociale (EASA): https://easaonline.org/outputs/support/gaza1023.shtml

Dichiarazione del gruppo di studio sul Medio Oriente dell’Associazione Nordamericana di Antropologia (AAA): https://mes.americananthro.org/2023/10/20/mes-amea-joint-statement-on-palestine-israel-october-2023/

Dichiarazione dell’associazione nordamericana di antropologia: https://americananthro.org/news/aaa-membership-endorses-academic-boycott-resolution/

No Image

Ainhara Del Pozo Nogales

21/04/2011 admin 0

Laureata in Scienze Politiche e Antropologia Sociale e Culturale. Ha partecipato ad un programma di mobilità accademica presso l’Università di Belgrano in Argentina. Ha completato il Master di Antropologia ed Etnografia (Università di Barcellona) dove ha realizzato uno studio etnografico sulle mobilitazioni per il miglioramento dei centri di assistenza primaria a Barcellona, ​​realizzando un caso di studio sul conflitto CAP Raval Nord.

Attualmente sta svolgendo studi di dottorato presso l’Università di Barcellona ricercando diversi movimenti sociali per la giustizia ambientale.

Fa parte del gruppo di ricerca Antropologia de les Crisis i les Transformacions Contemporànies (CRITS) (CRITS) presso l’Universitat de Barcelona. Partecipa inoltre al collettivo  Observatori d’Antropologia del Conflicte Urbà (OACU), e ai gruppi di lavoro Antropologia de l’Estat i de l’Acció Pública e  Perifèries Urbanes dell’ Institut Català d’Antropologia (ICA).

Linee tematiche: Antropologia politica, movimenti sociali e azione collettiva. Antropologia urbana, processi di gentrificazione, rivalutazione e trasformazione urbana.

Email: ainhara.delpozo(a)gmail.com

Academia.edu: https://ub.academia.edu/AinharaDelPozo

ORCID ID: https://orcid.org/0000-0001-7107-3889

Researchgate: https://www.researchgate.net/profile/Ainhara-Del-Pozo-Nogales

No Image

Stefano Portelli

21/04/2011 admin 0

Controlla la sua pagina personale

Stefano Portelli (Roma, 1976), ricercatore indipendente presso l’Institut Català d’Antropologia, membro fondatore del Gruppo di Lavoro Perifèries Urbanes, amministratore del sito https://periferiesurbanes.org, e membro del collettivo multidisciplinare di antropologi, architetti e urbanisti Repensar Bonpastor. Si è laureato in Antropologia Culturale nel 2001 all’Università di Roma “La Sapienza” con una tesi sulle contraddizioni della cooperazione internazionale allo sviluppo basata sul lavoro sul campo nella periferia di Managua (Nicaragua), valutata con la più alta nota summa cum loude. A Barcellona si è occupato dell’impatto sociale delle trasformazioni urbane e dell’interazione tra memoria collettiva e lotte per il territorio, promuovendo progetti sovvenzionati dall’ICA e dal Memorial Democràtic de Catalunya. Mentrestant treballava com a educador social amb infants i Menors no acompanyats, interessant-se en les ideologies del control i en l’autonomia dels nens en l’espai públic.

A partire dal 2004 iniziò a lavorare sul campo nel quartiere delle case economiche del Bon Pastor, che veniva demolito. In collaborazione con un’associazione di residenti locali, e con un team di coordinamento del professor Manuel Delgado, la ricerca si è concentrata sulle forme di opposizione passate e presenti alla pianificazione e all’impatto della riconfigurazione dello spazio sulla quotidianità e sulle percezioni degli abitanti, con particolare interesse per le dinamiche dell’immigrazione e dell’esclusione, sulle tecniche di risoluzione dei conflitti e sull’autonomia dei bambini. Nel 2009 questo lavoro è stato sovvenzionato dall’Inventari del Patrimoni Etnològic de Catalunya, e la monografia “La ciutat horitzontal: Lluita social i memòria col•lectiva a les cases barates de Barcelona”, è stata pubblicata nel 2015 in catalano e in spagnolo.

Nel 2007-2008 ha frequentato la formazione “Ethnopsychiatrie des nouveaux désordres psychosociaux” presso il Centro Georges Dévereux dell’Università di Parigi VIII, focalizzandosi da allora sull’etnotecnica per la gestione dei conflitti e problemi psicologici, in particolare le pratiche di adorcismo legate alle confraternite sufi. Ha soggiornato a Larache (Marrecos) nel periodo 2009-2010, e sta attualmente studiando l’adattamento di queste tecniche al contesto della diaspora in Europa, e analizzando le applicazioni dell’antropologia spaziale nell’intervento sociale e terapeutico.

E-mail: Stefanoportelli1976@gmail.com

Pubblicazioni (controlla anche la pagina personale):

Activist*scholar collaborations in times of crisis, and beyond: Reflections on ‘Urban Activism: Staking Claims in the 21st Century City’

From the Horizontal to the Vertical

Pietro Saitta, Prendere le case

Eviction and displacement from the neighbourhood of Douar Wasti in Casablanca, Morocco

“The Cry of the Excavator. Notes on the social impact of urban renewall”

La ciudad horizontal. Urbanismo y resistencia en un barrio de casas baratas de Barcelona

“La ciutat horitzontal, Lluita social i memòria col·lectiva als marges de Barcelona”

“The casas baratas of Bon Pastor: a worker’s reservoir on the edges of Barcelona”.

“Sul mito della partecipazione cittadina a Barcellona: dall’urbanismo franchista al ‘modello’ democratico”

“Repensar Bonpastor: una intervención multidisciplinaria independiente en un barrio afectado por la transformación urbanística”

No Image

Juan Granero

21/04/2011 admin 0

Nato a Xàtiva (València) nel 1993. Ha studiato studi universitari presso l’Universitat Catòlica de València (UCV). Laureato in Antropologia Sociale e Culturale presso l’Universitat de Barcelona (UB), e Master in Antropologia ed Etnografia presso questa stessa università.

Interessati alle questioni urbane e all’antropologia religiosa. Ha svolto lavori sul campo nella città di Barcellona e nel Paese Valenciano. Ha difeso il suo TFG con il titolo “Música sin permiso: Apropiación y significación del espacio urbano a propósito del músico itinerante en el metro de Barcelona”. Attualmente sta lavorando alla sua TFM, provvisoriamente intitolata: “Donde los santos fuman: Ritual y Subalternidad en un pueblo del interior valenciano”, in cui cerca di ricostruire la storia della zona attraverso un rituale emergente di festa. È membro di vari gruppi di ricerca diversi da Perifèries Urbanes. Tra di loro: GREMHER dell’Universitat de Barcelona e del Grupo de Treball d’Antropologia, Imatge i Cultura Visual (IVAC) di l’Institut Català d’Antropologia.…

No Image

Iván Ramírez

21/04/2011 admin 0

Iván Ramírez Osorio (Bogotá, 1993) ha studiato antropologia presso il Colegio Mayor Nuestra Señora del Rosario a Bogotá, Colombia. Attualmente è allievo del master in antropologia ed etnografia presso l’Universitat de Barcelona. Fa parte del gruppo di ricerca associato all’Institut Català d’Antropologia (ICA) Perifèries Urbanes e al progetto di ricerca e sviluppo (R & S) MOVER.

Il suo Master’s Final Work (TFM) cerca di descrivere le relazioni, le associazioni e le temporalità che le infrastrutture hanno con le persone, le entità governative e le entità economiche.

In particolare, opera sul caso della stazione ferroviaria ad alta velocità (AVE) incompiuta a La Sagrera, le implicazioni che i processi di pianificazione ed esecuzione del progetto hanno sulla vita quotidiana delle persone che convivono la Stazione e sulle varie reti che compongono questo mega-progetto.…

No Image

Sarai Martín

21/04/2010 admin 0

Sarai Martín López (Badalona, 1995) è una ricercatrice predottrice presso l’Universitat de Barcelona, in cui ha sviluppato dal 2020 una tesi sulle logiche di rappresentazione, circolazione e consumo di oggetti “artistici” classificati come etnici – in particolare quelli a tema come africani – che operano oggi nella città di Barcellona. Nel 2018 si laurea in Antropologia Sociale e Culturale e, nel 2019, ha conseguito il Master in Antropologia ed Etnografia presso la stessa istituzione. Dal 2016 al 2019 ha svolto lavori sul campo in partiti per singoli (singoli) organizzati nella capitale di Barcellona, nell’ambito di una ricerca etnografica sulle forme contemporanee di rapporto sessuale-affettivo e sui processi di mercificazione dei manufatti. Questa ricerca è stata recentemente formalizzata con la pubblicazione del libro Singles. Una aproximación a fiestas para “solteros” (Bellaterra, 2021).

Dal 2018 è membro del Grup de Recerca en Exclusió i Controls Socials (grecs) e dell’Observatorio de Antropología del Conflicto Urbano (OACU). È inoltre membro dell’Institut Català d’Antropologia (ICA), dal quale ha potuto partecipare a diversi progetti di ricerca sostenuti dalla stessa istituzione grazie al sostegno dell’Observatorio de Patrimonio Etnológico i Inmaterial (OPEI) e el Institut Ramón Muntaner (IRMU).

Nel 2020-2021 ha svolto lavori sul campo nel quartiere di Badalona di Pomar, nel contesto di uno studio che ha permesso di documentare l’impatto che, su scala di rappresentazione socio-spaziale, ha avuto sul quartiere e sulla sua popolazione alla fine degli anni Settanta e Ottanta le riprese di Perros Callejeros II, di José Antonio de la Loma. Si è interessato anche ai processi di perifificazione e di pacificazione urbana.

Ha sviluppato e collaborato con il progetto di ricerca per lo studio e il recupero della memoria storica. Attualmente sta svolgendo un’indagine etnostorica sulla lotta delle donne anti-Franco durante il tardo regime Franco e sulla transizione nel comune di Vallesano di Santa Perpetua de Mogoda, finanziato dallo stesso Comune di Santa Perpetua e dal Cercle de Recerca d’Estudis de la Mogoda (CREM). Seguendo questa linea, ha collaborato ad un’indagine sui processi di sensibilizzazione dei militanti anti-Franco in Catalogna, coordinati da Manuel Delgado e sponsorizzati dal Memoriale Democratico. Ha inoltre partecipato come sostegno alla ricerca alle iniziative organizzate dall’European Observatory on Memories (EUROM). …