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Stefano Portelli (Roma, 1976), ricercatore indipendente presso l’Institut Català d’Antropologia, membro fondatore del Gruppo di Lavoro Perifèries Urbanes, amministratore del sito http://periferiesurbanes.org, e membro del collettivo multidisciplinare di antropologi, architetti e urbanisti Repensar Bonpastor. Si è laureato in Antropologia Culturale nel 2001 all’Università di Roma “La Sapienza” con una tesi sulle contraddizioni della cooperazione internazionale allo sviluppo basata sul lavoro sul campo nella periferia di Managua (Nicaragua), valutata con la più alta nota summa cum loude. A Barcellona si è occupato dell’impatto sociale delle trasformazioni urbane e dell’interazione tra memoria collettiva e lotte per il territorio, promuovendo progetti sovvenzionati dall’ICA e dal Memorial Democràtic de Catalunya. Mentrestant treballava com a educador social amb infants i Menors no acompanyats, interessant-se en les ideologies del control i en l’autonomia dels nens en l’espai públic.
A partire dal 2004 iniziò a lavorare sul campo nel quartiere delle case economiche del Bon Pastor, che veniva demolito. In collaborazione con un’associazione di residenti locali, e con un team di coordinamento del professor Manuel Delgado, la ricerca si è concentrata sulle forme di opposizione passate e presenti alla pianificazione e all’impatto della riconfigurazione dello spazio sulla quotidianità e sulle percezioni degli abitanti, con particolare interesse per le dinamiche dell’immigrazione e dell’esclusione, sulle tecniche di risoluzione dei conflitti e sull’autonomia dei bambini. Nel 2009 questo lavoro è stato sovvenzionato dall’Inventari del Patrimoni Etnològic de Catalunya, e la monografia “La ciutat horitzontal: Lluita social i memòria col•lectiva a les cases barates de Barcelona”, è stata pubblicata nel 2015 in catalano e in spagnolo.
Nel 2007-2008 ha frequentato la formazione “Ethnopsychiatrie des nouveaux désordres psychosociaux” presso il Centro Georges Dévereux dell’Università di Parigi VIII, focalizzandosi da allora sull’etnotecnica per la gestione dei conflitti e problemi psicologici, in particolare le pratiche di adorcismo legate alle confraternite sufi. Ha soggiornato a Larache (Marrecos) nel periodo 2009-2010, e sta attualmente studiando l’adattamento di queste tecniche al contesto della diaspora in Europa, e analizzando le applicazioni dell’antropologia spaziale nell’intervento sociale e terapeutico.
E-mail: Stefanoportelli1976@gmail.com
Pubblicazioni (controlla anche la pagina personale):
Activist*scholar collaborations in times of crisis, and beyond: Reflections on ‘Urban Activism: Staking Claims in the 21st Century City’
From the Horizontal to the Vertical
Pietro Saitta, Prendere le case
Eviction and displacement from the neighbourhood of Douar Wasti in Casablanca, Morocco
“The Cry of the Excavator. Notes on the social impact of urban renewall”
La ciudad horizontal. Urbanismo y resistencia en un barrio de casas baratas de Barcelona
“The casas baratas of Bon Pastor: a worker’s reservoir on the edges of Barcelona”.
“Sul mito della partecipazione cittadina a Barcellona: dall’urbanismo franchista al ‘modello’ democratico”
“Repensar Bonpastor: una intervención multidisciplinaria independiente en un barrio afectado por la transformación urbanística”
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